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Trento, 8 maggio 2015 Siamo alla fine di una campagna elettorale che certo non ha brillato per contenuti. Come Verdi del Trentino abbiamo cercato di promuovere messaggi di proposte programmatiche, organizzando ben sette incontri tematici e una passeggiata a sei zampe per richiamare l’attenzione della convivenza con i nostri amici animali. Abbiamo avuto l’occasione di incontrare molti cittadini in queste settimane, che hanno apprezzato gli intenti nostri di portare una politica dialogante, nuovamente aperta all’ascolto delle esigenze dei cittadini. Abbiamo cercato di spiegare cosa significa “città intelligente”, non limitandoci all’aspetto puramente tecnologico ma che raccoglie nuovi percorsi di condivisione delle decisioni importanti che caratterizzeranno l’operato della prossima consigliatura. Avremo da lavorare a un nuovo piano regolatore della città, che metta ordine a una situazione che appare non più compatibile con le esigenze collettive; l’area ex Italcementi, il nuovo ospedale, le aree a Mattarello che erano destinate alle caserme, le aree a Trento nord, i recuperi di stabili obsoleti che, con cambi di destinazione d’uso potrebbero servire alla città. Inoltre, il grande tema della condivisione dei percorsi da progettare, in ambito ambientale, sociale e della sicurezza dei cittadini. Molto lavoro aspetta la prossima amministrazione comunale e dovrà partire da un concetto importantissimo: la preparazione preliminare dei vari percorsi con la cittadinanza. Sarà obbligatorio, a mio avviso, condividere ogni decisione significativa tramite una partecipazione diretta con i cittadini, attraverso le circoscrizioni in primis, ma anche e soprattutto con vere e proprie assemblee pubbliche da cui ricavare un confronto serio e costruttivo per far nascere il progetto di innovazione della città. E qui entrano in campo i cittadini, a pieno titolo; tutti, anche coloro che si dicono esclusi dai processo decisionale dovranno avere la possibilità di esprimere idee e opinioni, che saranno ascoltate e, solo dopo, l’amministrazione avrà il dovere di fare sintesi e proporre alla città i nuovi percorsi da intraprendere. Però, per fare ciò, è necessario andare a votare, è necessario esprimere con il voto l’idea che si vuole perseguire per la città di Trento. Il 10 maggio dobbiamo andare a votare e dire la nostra, sui propositi messi in campo dalle varie forze politiche; solo cosi il cittadino è legittimato a criticare l’operato di chi amministrerà. Chi resta a casa perde il diritto di critica, perde anche un valore fondamentale, quello di dire ciò che pensa sui progetti messi in campo. Noi Verdi dei Trentino abbiamo messo in campo una grande visione di Smart City, un grande progetto di condivisione con la città, che apre a percorsi di coinvolgimento totale dei cittadini. Provare a leggere i programmi dei vari partiti è un obbligo morale dei cittadini, anche andare a votare è un obbligo morale, per dire chi dovrà prendere in mano la regia della città. Non abbandoniamo la democrazia. andiamo tutti a votare, documentiamoci sui contenuti e analizziamo le capacità delle persone che le forte politiche mettono in campo. Non è possibile che non ci sia alcuno degno di fiducia. I cittadini devono sentirsi in obbligo di documentarsi sulle offerte programmatiche perla città, non si può restare indifferenti, bisogna esprimere un parere e poi continuare a sollecitare gli eletti anche dopo il voto, perché la responsabilità dei cittadini non finisce dopo il voto; non si può dare deleghe in bianco, non è più tempo. Bisogna andare a votare e impegnarsi, tutti, eletti ed elettori, per il bene comune. Lo dobbiamo alla nostra città, che può davvero diventare un modello internazionale di cooperazione e condivisione di intenti. Il 10 maggio andiamo a votare, analizzando bene le proposte in campo. Non restiamo a casa, non facciamo vincere l’indifferenza, che è molto peggio di quella che alcuni definiscono “la solita politica”. Per cambiare si deve votare. Buon voto a tutti. Marco lanes
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